Incontro con la guida e partenza in bus dall’hotel con destinazione Lago d’Orta, situato tra la piana dell’Ossola e la zona a ovest del Lago Maggiore.
I centri rivieraschi di Omegna e Orta sono i principali luoghi di riferimento di questo lago, in modo particolare Omegna, sito rinomatissimo per il distretto del casalingo. Breve visita guidata del piccolo borgo di Orta il cui centro storico, completamente riservato ai pedoni, è caratterizzato da piccole stradine sulle quali si affacciano eleganti palazzi e caratteristiche costruzioni in pietra con balconcini in ferro battuto.
Imbarco su battellini privati e, dopo pochi minuti, arrivo sull’Isola di San Giulio distante circa 400 metri dalla terraferma. Lasciata la vita frenetica e rumorosa della città ci si trova immediatamente nel mondo del silenzio. L’unica via dell’isola, chiamata appunto “via del silenzio”, conduce al monastero dove vivono 70 monache benedettine di clausura “Mater Ecclesiae”, specializzate nel restauro di antichi tessuti. Il silenzio che avvolge l’isola circonda anche la vita delle monache. Senza radio e televisione, con un uso limitato della stampa e del telefono, le monache passano in preghiera gran parte della loro giornata e lavorano nei laboratori del monastero riparando antichi paramenti sacri: trame e intrecci di tessuti quasi irrecuperabili ritornano a nuova vita grazie al loro paziente lavoro.
Dall’altra parte dell’isola la Basilica sorprende il turista con la sua maestosità, con la sua bellezza, con il bel campanile disegnato dall’abate Guglielmo da Volpino nell’anno mille, ma soprattutto sorprende per il senso di pace che vi si percepisce e per la quiete che la circonda. All’interno sono evidenti epoche e stili diversi, rimaneggiamenti effettuati in vari periodi ma che comunque non disturbano l’insieme.
Il pezzo più importante è l’ambone in serpentino d’Oria. Il pulpito è ricchissimo di figure dall’aspetto umano, simboli cristiani, animali e guerrieri. Nella cripta in un’urna in vetro e argento è conservato il corpo di san Giulio.
Verso mezzogiorno ritorno ad Orta per il pranzo. Nel pomeriggio visita al Sacro Monte di Orta (circa due ore), “patrimonio dell’Umanità” e riserva naturale dal 1980.
Venti cappelle, novecento affreschi e trecentosettantasei statue: una folla di terracotta variopinta che popola le cappelle poste sul colle del monte d’Orta e racconta ai fedeli e ai pellegrini, di oggi come di ieri, episodi della vita di Francesco d’Assisi invitando alla riflessione e alla preghiera, il tutto immersi nella quiete e nel silenzio della natura incontaminata.